5 domande che dovresti porti prima di affidare i lavori per il tuo impianto elettrico


È importante conoscere le norme d’installazione di un impianto elettrico e assicurarsi di affidare i lavori a mani esperte. Per questo motivo ecco quali sono le 5 domande fondamentali che dovresti porti prima di cominciare i lavori:

L’impianto elettrico è a norma?

Possedere un impianto elettrico a norma non solo è sinonimo di sicurezza ma anche di rispetto della legge. Se infatti hai intenzione di cambiare casa è importante che tu possa controllare che l’impianto elettrico installato rispetti alcuni criteri fondamentali. Non bisogna dare per scontato che l’impianto elettrico di un’abitazione rispetti le normative previste dalla legge, in quanto è necessario sempre assicurarsi della sua affidabilità. Questo può accadere per abitazioni di vecchia costruzione, le quali possono avere degli impianti vecchi che non rispettano le norme di sicurezza. Per questo è raccomandabile effettuare sempre una revisione dell’impianto, assicurandosi che esso sia dotato di certificazioni CE o CEI. Queste garantiscono l’affidabilità del prodotto, la sua qualità e l’applicazione delle normative previste dalla direttiva europea.

Quali sono le caratteristiche fondamentali di un impianto elettrico?

L’affidabilità e la regolarità di ogni impianto elettrico è disciplinata dalla norma Cei 64-8 e dalla variante V3 stabilita nel 2011. La variante V3 prevede, infatti, tre livelli di dotazione di un impianto: il livello 1, quello base, il livello 2, quello standard e il livello 3 quello più avanzato. La potenza minima di un impianto deve essere di 3 kW, per abitazioni fino a 75 mq, e di 6 kW per quelle di metratura superiore. All’interno dell’impianto devono essere utilizzati cavi sfilabili e ognuno deve essere ricoperto in sicurezza con apposite canaline. L’impianto elettrico deve essere necessariamente protetto per mezzo di due interruttori differenziali di tipo A, in grado di garantire la persistenza del servizio di elettricità su almeno su una delle due linee. Ogni singola abitazione necessita dell’installazione di un interruttore generale di emergenza e di un dispositivo salvavita obbligatorio, per evitare rischi e pericoli. Inoltre l’impianto deve possedere un sistema di messa a terra che assicuri la massima sicurezza, in caso di guasto dell’impianto stesso oppure in caso di sovratensione. Infatti in ogni impianto devono essere installate delle prese elettriche capaci di reggere perfettamente il carico elettrico. Inoltre devono essere installate delle protezioni di sicurezza adeguate, che impediscano qualsiasi contatto con le componenti elettriche e che tengano conto dell’ambiente in cui viene posto l’impianto.

A chi affidare i lavori?

Uno degli aspetti fondamentali, probabilmente uno dei più importanti, è quello di scegliere professionisti del settore in possesso di precisi requisiti tecnico-professionali, in grado di realizzare un impianto elettrico secondo le norme previste dalla legge. Bisogna assicurarsi, infatti, che ogni impianto venga realizzato da imprese abilitate e che il progetto di realizzazione previsto per l’installazione o la modifica di un impianto, debba essere necessariamente effettuato da un esperto iscritto all’albo. Ogni installatore deve possedere una qualifica di specializzazione nell’attività di installazione, di ampliamento, di trasformazione e di manutenzione degli impianti elettrici. Tutto ciò deve essere seguito da un periodo di inserimento, ai fini di apprendistato, all’interno di un’impresa abilitata nel settore. Inoltre ciascuna impresa o professionista che si occupa della realizzazione degli impianti è responsabile della corretta esecuzione dei lavori. Questo è quanto viene stabilito dal Decreto Ministeriale n. 37, datato 22 gennaio 2008, in materia di attività che prevedono l’installazione di impianti all’interno di edifici.

Quali sono i documenti necessari?

Ogni ditta che si occupa dei lavori deve rilasciare dei documenti indispensabili al committente. Uno di questi è il certificato di conformità a regola d’arte, il quale garantisce che ogni lavoro sia stato svolto nel rispetto delle norme previste. Questo certificato è indispensabile per ottenere il permesso di agibilità da parte delle autorità competenti. Un altro documento indispensabile è il libretto di impianto elettrico, il quale viene consegnato dalla ditta che si occupa dei lavori direttamente al proprietario di casa. Esso oltre a evidenziare la sicurezza dell’impianto, contiene i dati dell’installatore e la descrizione costruttiva dell’impianto stesso. Vi sono, inoltre, parti dedicate alla gestione dell’impianto, in cui vengono forniti sia consigli utili su come risparmiare energia sia regole fondamentali per la sicurezza. All’interno del libretto c’è anche una sezione che riguarda le “verifiche periodiche” effettuate, che permette di tenere sotto controllo gli interventi di manutenzione e lo stato dell’impianto elettrico.

Quanto costa installare un impianto elettrico?

Non si può rispondere in maniera univoca a questa domanda, in quanto il costo varia a seconda della grandezza, della tipologia e delle funzioni dell’impianto. Ciò che influisce sul prezzo è il numero di punti luce, che vanno distribuiti in maniera sapiente all’interno della propria abitazione. È necessario, quindi, calcolare i punti luce da installare, studiare il progetto dell’impianto e rivolgersi al professionista più adatto alle proprie disponibilità economiche. Il costo può variare anche in base ai materiali scelti per la realizzazione e alla tipologia di punti luce, ovvero se si tratta di punti luce invertiti, interrotti, a presa, ecc. Il costo medio di ciascun punto luce varia dai 50 ai 75 euro, IVA esclusa. Nel costo, tuttavia, è compresa la manodopera e i materiali necessari per la realizzazione dei lavori.

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A presto

Roos

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